HOTREC: la Disintermediazione dalle OTA

Pubblicato: 22 maggio 2012 | Autore: | Tags: , , Commenti: 2 Commenti »

E’ di questo mese la notizia della diffusione in rete del Manifesto in 19 punti redatto dalla HOTREC, l’Associazione Europea degli hotel e dei ristoranti che raggruppa tutte le principali associazioni nazionali e alla quale aderiscono le nostre FederalberghiFIPE.

Il documento mette nero su bianco le politiche di contrasto alle OLTA (Online Travel Agents, ovvero Expedia, Booking & Co.) che gli albergatori dovrebbero adottare allo scopo di sfruttare al meglio le opportunità di disintermediazione offerte dal web.

Sostanzialmente sono stati ufficializzati quei valori che Nozio, anche grazie a questo suo blog, si è impegnata a diffondere con  la sua Carta dei Valori e ad applicare negli ultimi 10 anni grazie ai suoi portali – tutti promotori della piena disintermediazione – e ai progetti di web marketing alberghiero sviluppati per conto dei suoi clienti albergatori.

Scorriamoli velocemente assieme:

1- NO, all’uso non autorizzato del nome dell’hotel, da parte di un canale intermediario (ovvero Expedia, Booking & Co.), nelle attività di promozione sui motori di ricerca, sui Social Network e su tutte le altre forme di pubblicità online; albergatori, vietate alle OLTA di sfruttare il vostro brand per promuovere il loro portale.

2- NO, alla parità tariffaria imposta unilateralmente dai canali di intermediazione (ovvero Expedia, Booking & Co.); albergatori, pubblicate sul vostro Sito Ufficiale le tariffe più basse e le condizioni di vendita più vantaggiose che si possano trovare in rete.

3- NO, alla parità della disponibilità imposta unilateralmente dai canali di intermediazione (ovvero Expedia, Booking & Co.); albergatori, tenetevi le ultime camere da vendere attraverso il vostro Sito Ufficiale;

4- NO, ad un minimo di disponibilità da riservare ai canali di intermediazione (ovvero Expedia, Booking & Co.); albergatori, solo il vostro Sito Ufficiale può “pretendere” di avere la disponibilità minima garantita;

5- NO, a riservare l’accesso a tutte le vostre offerte ai canali di intermediazione (ovvero Expedia, Booking & Co.); albergatori, lasciate al vostro Sito Ufficiale l’esclusiva sulle offerte ed i pacchetti migliori;

6- NO, a concedere camere in vendita a canali di intermediazione che utilizzano sistemi di asta o di couponing poco trasparenti; albergatori, non lasciate fino al 40% di commissioni per accedere a programmi “particolari” di visibilità;

7- NO, a tariffe poco chiare e non veritiere pubblicate su canali di intermediazione fuori controllo; albergatori, quando siglate un accordo con un rivenditore fatevi indicare sul contratto i nomi dei siti dove verrano pubblicate;

8- NO, alla pubblicazione non autorizzata sui siti d’asta delle tariffe dell’hotel; albergatori, quando siglate un accordo con un rivenditore fatevi indicare sul contratto i nomi dei siti dove verrano pubblicate;

9- NO, a siglare accordi che prevedono la gestione in tempi troppo brevi delle cancellazioni; albergatori, quando siglate un accordo con un rivenditore fatevi aumentare i giorni utili per la comunicazione di una cancellazione o modifica della prenotazione;

10- NO, alle commissioni applicate anche sui no-shows e le tasse;

11- NO, al fatto che alcuni canali di intermediazione possano non collaborare con i channel manager più diffusi del mercato;

12- NO, e vai al punto 8;

13- NO, alla de-pacchettizzazione della sola camera rispetto al pacchetto offerto al tour operator parte dei canali di intermediazione; albergatori, quando siglate un accordo con un rivenditore prevedete una clausola che inibisca la de-pacchettizzazione;

14- NO, alla confusione tra stelle ufficiali e “stelle” legate alle recensioni;

15- NO, ai motori di ricerca che non onorano i risultati organici a favore di intermediari, siti di recensione, mappe ma mettendo in secondo piano il sito ufficiale;

16- NO, ai meta motori di ricerca che non pubblicano anche le tariffe dei Siti Ufficiali degli hotel;

17- NO, alla confusione tra le tipologie di strutture alberghiere;

18- NO, ai portali che pubblicano recensioni non garantite, ovvero che non siano direttamente collegate ad una prenotazione effettuata e il cui autore non sia rintracciabile;

19- NO, ai portali che non dichiarano efficacemente la loro natura, ovvero se sono siti di recensioni, tour operator, portali di prenotazione/intermediazione o portali di ricerca dei Siti Ufficiali degli hotel.

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Ecco alcuni link utili:

Nozio, il portale di hotel che promuove solo i Siti Ufficiali degli hotel;

Nozio Reviews, le recensioni che raccogliamo dai viaggiatori sono veritiere e collegate alla prenotazione;

Nozio Traveller, il programma che offre vantaggi ai viaggiatori che prenotano sui Siti Ufficiali degli hotel;

Nozio Business, i prezzi del tuo sito ufficiale su Tripadvisor Mostra Prezzi, Trivago e Google Hotel Finder;

– tutti i nostri articoli sul tema OTA (online travel agents)


2 commenti su “HOTREC: la Disintermediazione dalle OTA”

  1. 1 Erica  ha detto alle 16:39 il 1 giugno 2012:

    Molto interessanti questi punti, ma di fatto oggi gli hotel che lavorano con le OTA sottoscrivono dei contratti che impediscono agli stessi di mettere in pratica gran parte di questi consigli. Come possono dunque metterli in pratica senza andare in conflitto con le OTA partner?

  2. 2 Marco Baldan  ha detto alle 16:37 il 7 giugno 2012:

    Cara Erica,
    potrebbe esserci utile partire dal presupposto che un contratto sottoscritto tra 2 parti/aziende, in questo caso una OTA e un Hotel, dovrebbe essere sempre basato sulla “negoziazione” tra le parti e non sulla “prevaricazione” di una della Parti sull’altra.
    Partendo da questo presupposto, proverò a spiegare perché questa presa di posizione della HOTREC è importante a livello strategico per tutti gli attori coinvolti nella filiera turistico-alberghiera: territorio, hotel e viaggiatori.

    Non è di oggi la notizia che gli hotel, nel caso dei rapporti contrattuali con le OTA, firmerebbero contratti “unilateralmente” a favore delle OTA stesse. Le OTA hanno avuto a loro favore la “frammentazione” del sistema turistico alberghiero perché ci sono molti hotel indipendenti, ma manca loro una “rappresentanza” di gruppo/politica che sia efficace. Questo ha portato la conseguente mancanza di potere contrattuale nella negoziazione dei contratti.

    Davide contro Golia.

    Sono moltissimi anni che è così, ed era così anche con i grandi canali di intermediazione di una volta, ovvero i “grossisti” ed i tour operator.

    La notizia vera di oggi è che, finalmente, gli albergatori possono ora contrastare questo potere contrattuale, non solo grazie ad iniziative coraggiose di singoli albergatori, di piccole catene o di alcune associazioni locali stimolati da blog come questo, o di consulenti o professionisti del settore, o di aziende come Nozio ecc…, ma soprattutto grazie all’appoggio/sostegno dichiarato pubblicamente dell’associazione europea degli hotel (appunto la HOTREC) che raggruppa tutte le associazioni di hotel e ristoranti/bar dei paesi europei. Parliamo di centinaia di migliaia di aziende associate.

    Davanti a questa posizione chiara della HOTREC non si potrà più “far finta” che il problema dello strapotere contrattuale delle OTA non esista; anzi, è molto probabile che in molti inizino a lavorarci sopra perché ora la questione è salita a livelli “politico-legislativi” che per forza di cose entreranno in agenda anche delle stesse OTA.
    Fintanto che è Nozio che la “spara”, oppure questo/quel hotel o questo/quel blog, è un conto ma qui chi ha “sparato” è l’organo ufficiale rappresentanza politica di migliaia di hotel e le OTA non potranno non considerare che ora c’è un attore istituzionale che, nel caso in cui si ponesse in diretto contrasto con le OTA, potrebbe ottenere leggi a favore degli hotel o addirittura costringere gli hotel ad azioni di forza che potrebbero arrivare a togliere gli hotel europei dalle OTA.
    Questo, tra l’altro, è già successo qualche anno fa ad intere città negli Stati Uniti o ad intere catene di migliaia di hotel con le OTA che poi hanno per forza “ammorbidito” alcune di queste condizioni contrattuali.

    E’ molto probabile che d’ora in poi sarà interesse anche delle OTA attenuare i toni per non arrivare ad azioni di forza estreme che andrebbero a danneggiare in primis le stesse OTA perché, senza camere da vendere e queste camere da vendere le deve per forza opzionare da un hotel/albergatore attraverso un contratto “bilaterale”, una OTA non esisterebbe per definizione, mentre gli hotel senza OTA continuerebbero ad esistere come sono sempre esistiti.


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