Forse ci stanno “intermediando” troppo!

Pubblicato: 22 ottobre 2009 | Autore: Commenti: Nessun Commento »

Era l’anno 2003 e mi trovavo alla Bit di Milano.
Girando per la fiera entrai nel padiglione del Travel Technology, ad un tratto il mio sguardo si concentra su uno stand di cui ricordo ancora lo slogan: “Vendi senza costi d’intermediazione“. Ebbi come un illuminazione, mi avvicinai è comincia a parlare con Marco Baldan.
Mi illustrò in modo dettagliato di cosa si occupava, mi chiese quanto gravano le commissioni sul mio fatturato, risposi “troppo!!!”  e lui mi disse: “sai che con un tuo sito puoi vendere direttamente le camere del tuo albergo senza costi d’intermediazione?”
Vidi quali risultati aveva ottenuto un albergo a Venezia, senza pensarci troppo dissi ”questo è quello che sto cercando”.

Da quel giorno sono passati ben 7 anni, di strada assieme ne abbiamo fatta tanta ed i risultati sono stati ottimi. Le aspettative e il lavoro sono stati puntualmente ripagati grazie all’impegno di entrambi.

In questi anni il mondo del turismo è notevolmente cambiato, internet è in continua ascesa come strumento per la vendita dei viaggi. Tutti noi siamo consapevoli che questo è avvenuto con una velocità impressionate.

Mi chiedo quanti albergatori sono stati pronti a recepire questi cambiamenti?

Oggi ci troviamo gli intermediari che ci danno indicazioni per vendere le nostre camere suggerendo ad ognuno di noi tariffe preferibilmente contenute (e vista la crisi bisogna essere attenti!), poi ci suggeriscono che per avere maggiore visibilità all’interno del loro portale bisogna incrementare il contingente di camere e, se anche la commissione viene rivista verso l’alto, magicamente le performance di vendita delle nostre camere migliorano.

Tutto questo va a discapito di chi e di cosa? Cosa si può fare per invertire questa tendenza?
Queste sono domande che ogni albergatore dovrebbe porsi.

Personalmente credo che la disintermediazione sia la via da percorrere.

Tutti quegli intermediari che non danno un vero valore aggiunto, ma pensano solo ai loro introiti, devono essere messi da parte per lasciare spazio a coloro che non abbiano come unico fine il profitto e che sono realmente al servizio del viaggiatore dandogli tutte quelle  informazioni necessarie, affinchè il viaggio diventi un’esperienza unica.

L’incontro diretto tra viaggiatore e albergatore fa si che quel 20-30% di commissioni in meno sia un beneficio per entrambi, con il fine ultimo di avere un turismo economicamente sostenibile e di qualità.

Oggi gli albergatori possono avvalersi di strumenti come il revenue management, yield management, web 2.0, social network etc, per migliorarsi. Forse però prima di avvalersi di tutto ciò, gli sforzi di dovrebbero indirizzarsi nel formare il personale per un’adeguata accoglienza, avere una buona organizzazione interna, un’attenta conoscenza dei costi e un monitoraggio continuo delle tariffe.

Questo unito ai strumenti sopra citati ci aiuterà sicuramente ad avere una buona amministrazione con ottimi risultati.



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