Che cosa c’entra la creatività in un blog sulla disintermediazione?

Pubblicato: 7 giugno 2010 | Autore: | Tags: , , , , , Commenti: Nessun Commento »

La disintermediazione è un’impegnativa battaglia culturale a colpi di argomenti per lo più legati all’economia e all’imprenditoria. Come faccio ad inseririmi, io che mi occupo di grafica e, più in generale, di comunicazione?

Me lo sono domandato per mesi. Una risposta ce l’avevo… ma non riuscivo a formularla in maniera convincente.

Poi, sabato, sono andata a fare la spesa. Da anni vado a comprare la frutta e la verdura da una signora dietro casa che ha iniziato vendendo direttamente il suo prodotto di punta, il preziosissimo e buonissimo radicchio trevigiano, ma che adesso coltiva e vende un po’ di tutto. Giugno è tempo di ciliegie, le adoro! … eccole… Erano dentro una cassettina firmata da un consorzio e ho chiesto alla signora: non sono della sua azienda?

In un italiano stentato ha iniziato ad urlare contro sua sorella, dicendo che le cassettine non andavano bene, che dovevano essere assolutamente cambiate e che nessuno doveva avere dubbi: le ciliegie erano coltivate nella sua azienda e non provenivano da nessun consorzio esterno!
Mi sono detta: ecco, la signora parla quasi solo in dialetto, ma è un’esperta di comunicazione! Lei sa che per vendere le sue ciliegie non deve metterle nella cassetta di un altro! Le ha subito sostituite lei stessa e poi, orgogliosa, mi ha mostrato che alcune erano rovinate, segno inconfutabile di genuinità.

La signora, che avrà al massimo la licenza media, è anche un’esperta di economia perché ha iniziato la sua attività di vendita a kilometro zero in tempi non sospetti e, in pochi anni, ha ampliato le colture e lo spazio dedicato alla vendita, con passione e impegno, senza mai tradire le sue origini.

Oggi è sulla cresta dell’onda, in un un mondo pieno di persone che cercano cose buone, garanzia di qualità e anche risparmio. A questi vantaggi, qualcuno, come me, aggiunge il piacere di vedere crescere un azienda anche grazie al proprio contributo: i soldi che le ho dato so dove sono andati a finire. Il tutto si racchiude in un parolone di gran moda (speriamo diventi un “classico”) che èSostenibilità.
E allora?

Ebbene, coltivare la passione per l’ospitalità, produrre camere da letto e venderle nel contenitore di un qualsiasi grossista che ci mette sopra il suo nome a caratteri vistosi e senza valorizzare la personalità del produttore, è una pratica che non ha un gran futuro.

I viaggiatori già lo sanno, usano i grandi portali come degli elenchi, come fossero un motore di ricerca e poi vanno alla fonte: il sito ufficiale.

Il sito ufficiale parla di me, il sito ufficiale comunica al mio interlocutore in maniera diretta, è il contenitore nel quale presento il mio prodotto, con la mia faccia.

Se sono un produttore particolarmente attento, cercherò un contenitore carino, che mi rappresenti, magari me ne faccio fare uno tutto mio. Se sono un piccolo produttore posso usare un contenitore più semplice, la cosa importante è che non abbia l’etichetta di un altro!

Insomma, il processo di disintermediazione, la via della sostenibilità economica, passa anche dalla comunicazione e si fa curando la propria immagine che dovrà essere sempre la più convincente, la più efficace e mai sottovalutata.
Questa è una delle tante cose che facciamo qui: aiutiamo gli albergatori, appassionati produttori di ospitalità, a presentarsi al meglio, a creare il proprio brand, a tutelare la qualità, a preferire il rapporto diretto, a proteggere i propri clienti e ad attrarne di nuovi.
Allo stesso tempo cerchiamo di colmare la mancanza di informazione e aumentare la consapevolezza: siamo tutti viaggiatori, chi più che meno, e voremmo tutti un turismo conveniente, autentico e di qualità come solo il rapporto diretto può garantire.

P.S. le ciliegie erano buonissime, le ho pagate poco e, comprandole, mi sono divertita. È una bella esperienza e si può fare anche acquistando una camera d’albergo!


L’incontro con Orsoni

Pubblicato: 26 marzo 2010 | Autore: | Tags: , , , , Commenti: 1 Commento »

L’incontro con Orsoni  è stato interessante in quanto, data il poco tempo a disposizione (sono tutti sempre di fretta?!?) ha sin da subito dato le risposte agli stimoli presentati nel documento di sintesi realizzato da Confindustria Venezia Turismo, senza ulteriori ricami sul programma elettorale generale. Diciamo che è stato più un incontro a “due vie” piuttosto che a “una via” sola.

Mi è parso una persona equilibrata e consapevole delle proprie capacità, altresì conscio dei propri limiti. Dice di conoscere bene la città, ama lo sport e la cultura di cui dichiara di volersene occupare in prima persona. Di turismo, invece, pensa che sia opportuno dotarsi di buoni tecnici in squadra

Si è passati, infine, alle domande della platea e più di qualcuno ha sollevato i prorpi dubbi sul portale www.veniceconnected.com che si presenta come the Venice’s Official Site for Tourism. Bene, era lo stesso argomento al quale anche io avevo intenzione di collegarmi  e quindi ho posto la mia “solita” domanda funzionale a comprendere che cosa avrebbe fatto il comune sotto la giunta Orsoni per agevolare la distribuzione diretta del prodotto turistico ricettivo, visto che una quota rilevante del PIL generato dalle strutture ricettive viene oggi “intermediato” dalle OLTA, in gran parte controllate da multinazionali straniere.

Incredibile, siamo riusciti a parlare.

Da parte mia, ho spiegato che per quanto riguardava la ricettività in questo sito comunale c’è un link nella home page al portale di recensioni Tripadvisor, di proprietà della più grande OLTA nel mercato, poi a destra sotto una sezione di link sponsorizzati vi è il Veneziasi e l’associazione dei B&B ABBAV. Non si capisce la logica per la quale all’interno di un portale comunale, che ha l’obiettivo di distribuire al turista i servizi delle municipalizzate on-line e che si definisce come il portale ufficiale della città, gli unici collegamenti alle strutture ricettive del comune debbano essere proposti mediati da strumenti che veicolano l’intermediazione.  
Non basta che la competizione del mercato reale, e quindi anche quello on line, sia in buona parte colonizzata dai colossi multinazionali contro i quali le aziende di piccole e medie dimensioni sono in grado di competere con grandi difficoltà, ma anche nei siti che dovrebbero promuovere le aziende cittadine proponiamo soluzioni che tendono a favorire aziende straniere.  Aziende che sottraggono fino al 30% del valore generato, quindi minori risorse per le nostre aziende, i loro imprenditori, i lavoratori e minore PIL “nazionale” su cui ricevere risorse tramite il fisco che poi finiranno per essere reinvestite in infrastrutture a favore della comunità e dei servizi alla città.

Orsoni, dimostrando la sua scarsa conoscenza delle problematiche del turismo (cosa particolare in una città come Venezia), ha detto che, non conoscendo bene il portale, non riusciva a capire la logica secondo la quale certe scelte sono state prese ma assicura che ne terrà sicuramente conto nel suo futuro mandato.

Com’è possibile che uno dei candidati sindaci di Venezia non conosca il turismo e le sue problematiche?

Viva l’Italia!

 


Grazie on. Brunetta per la disponibilità

Pubblicato: 25 marzo 2010 | Autore: | Tags: , , , Commenti: 3 Commenti »

Martedì scorso sono stato presente al piccolo evento, organizzato da Confindustria Venezia – Sez. Turismo, che ha permesso a noi imprenditori del turismo di entrare in contatto diretto con il candidato Sindaco della nostra città.

Premetto che qualche giorno fa ho scritto la mia lettera aperta all’On. Brunetta con l’unico obiettivo di porre alla sua attenzione le tematiche a noi care sulla disintermediazione che, più volte in questi 15 anni di attività, ho avuto modo di porre (senza poi esser riuscito a generare l’interesse sperato) alle varie giunte di sinistra che sono state al Governo della città per quasi mezzo secolo. Il fatto che Venezia, per la prima volta da 50 anni a questa parte, possa avere concretamente l’opportunità di cambiare bandiera credo possa essere comunque un’opportunità a prescidere dalle singole preferenze politiche che ha ognuno di noi.

Solo per non dimenticare, dal 1995 ad oggi, le istituzioni di Venezia hanno investito i denari dei contribuenti per questi progetti su internet per il turismo:

1996 – WetVenice – WelcomeToVenice
Vi ricordate? Guardate quante pagine ci sono su internet che ancora hanno il link a questo sito che ora non esiste più.  Il dominio era wetvenice.it (che in italiano significa la “Venezia Umida”) ed è stato il primo grande progetto finanziato dal Comune, dal Promove (Consorzio di Promozione Turistica di Venezia che tra le news pubblicate oggi ci avvisa della chiusura natalizia del 2009, piuttosto che della Bit dello scorso febbraio), dal Consorzio Venezia Ricerche, dal Porto di Venezia, dalla Telecom, dall’IBM (vedi anche Italia.it) … nomi illustri, insomma.
Il risultato?
Il sito è stato chiuso da oltre 10 anni ma solo dopo aver riconosciuto il giusto compenso a tutti i partecipanti. Evviva.

2000 – TurismoVenezia
Questo è il Sito Ufficiale dell’Azienda di Promozione Turistica di Venezia e, dall’anno della sua nascita, non ha subito alcun aggiornamento. Lascio a voi i commenti ma pensate che ancora oggi è considerato in rete il Sito Ufficiale dedicato al turismo in quella che è definita la città più bella del mondo.

2007 – VeniceConnected
E’ l’ultimo nato, quello che avrebbe dovuto diventare l’unico Sito Ufficiale turistico di Venezia, ma che di fatto si sovrappone a TurismoVenezia.it … sì, Venezia credo sia una delle poche città al mondo che ha ben 2 siti ufficiali che si occupano di Turismo. Che abbondanza… chi troppo e chi niente! E guardate l’articolo che aveva scritto la BBC nel 2009 che lo “lanciava”.
Il risultato?
A oltre 2 anni dal lancio, questo sito propone contenuti e servizi  che potete valutare voi da soli ma la cosa più interessante è il link in home page a Tripadvisor con Expedia (il proprietario di Tripadvisor) che ringrazia per il prezioso contributo in visibilità gratuita che riceve grazie ai soldi dei contribuenti veneziani, tra cui Nozio che ringrazia anche lei per vedersi riconosciuti gli sforzi che da sola ha fatto in questi anni per emergere con successo in questo tipo di “sistema” turistico.  Ma ciò che è ancora più interessante, è vedere tra i link “sponsorizzati” l’Associazione Veneziana Albergatori che evidentemente è disposta ad investire i soldi dei suoi associati per essere presente sul sito che è già finanziato dalle casse del Comune. Ma dove sono rappresentati tutti quegli hotel che non fanno parte di questa Associazione? Com’è possibile che il sito comunale ESCLUDA di fatto una buona fetta di albergatori? Ma questo sito non è stato realizzato con i soldi di tutti?

Ecco, per anni mi sono trovato, direttamente o indirettamente, a dover rapportare me e l’azienda che dirigo con le persone che hanno gestito in questo modo i soldi ed i beni pubblici. E’ per questo che ho scritto all’On. Brunetta la mia lettera aperta ed è per questo che, positivo, sono andato a sentirlo e a conoscerlo all’evento al Laguna Palace.

E com’è andata, direte voi? Behh.. ve lo racconto brevemente, almeno tanto breve quant’è stato l’incontro dal momento che, a causa delle molteplici vesti istituzionali che ricopre, era molto di fretta.

Ci ha raccontato che si impegnerà sostanzialmente:
– sulla realizzazione di infrastrutture che ritiene importanti per la città, ad esempio la metropolitana sub-lagunare piuttosto che il potenziamento delle banchine del porto per le navi da crociera;
– sulla riqualificazione di Marghera, valorizzando anche il lavoro fatto dal Conte Volpi quando ha costruito il Petrolchimico;
– sulla lotta all’abusivismo dei cinesi e dei “vù cumprà” portando l’esempio della Libreria Tarantola in Campo San Luca e alla contraffazione con l’istituzione del Commissario per i controlli sull’originalità dei Vetri Murano.

Per quanto riguarda il turismo nello specifico (ricordo che in sala c’erano gli Associati di Unindustria Turismo) si è impegnato per la regolamentazione delle strutture ricettive extra-alberghiere, per una minore burocrazia nelle riqualificazioni immobiliari (definendo “eroi” gli immobiliaristi che investono sui Palazzi sul Canal Grande per trasformarli in hotel)  e per il ritorno all’identità territoriale negli eventi e manifestazioni, vedi la Biennale che ha definito la succursale di una mostra “gay” di NewYork.

A termine del suo intervento ha chiesto se c’erano domande e dopo le prime 2 mi sono permesso di fare io la mia domanda dopo essermi presentato. Ho chiesto:
“Caro Onorevole, quali iniziative pensa di prendere funzionali a ridurre il peso dell’intermediazione nella distribuzione turistica della nostra città che pesa oltre il 30% del fatturato, riducendo il Pil e sottraendo importanti risorse che potrebbero invece esserle utili allo scopo di portare avanti i progetti che ci ha illustrato stasera?”

La sua reazione è stata immediata, quasi impulsiva, perchè praticamente ha “tagliato” il discorso dicendomi: “Io, le spiego subito come la penso perchè queste cose le conosco benissimo e la mia posizione è molto chiara: sono fatti vostri. Sono problemi che dovete risolvervi voi aziende, io non suggerirò mai questo portale o l’altro portale .. sono affari vostri…”.

A quel punto, io mi sono sentito un pò imbarazzato dalla sua reazione, non volevo di certo innervosire il nostro potenziale futuro Sindaco, volevo sapere solo qual’era il suo pensiero in merito e non volevo che pensasse che Nozio cerchi aiuti, dal momento che è diventata quello che è diventata solo grazie alle sue capacità e forse anche perchè non si è mai “mischiata” con la politica. Non mi aspettavo tale chiusura, anche perchè mi pareva interessato ai problemi degli imprenditori dal momento che si era interessato della libreria Tarantola, dei vetrai di Murano e delle grandi compagnie di crociera. Ho pensato quindi di aver posto, come mi capita spesso a causa del mio “carattere un pò irruento”, male la domanda, tanto da permettermi di interromperlo per cercare di porla meglio. Al secondo tentativo, si è aperta una piccola breccia perchè mi ha risposto che sicuramente faranno qualcosa nella formazione imprenditoriale, ma che comunque i contenuti di questa formazione dovevamo metterli noi imprenditori. Quindi, affari nostri comunque… ma è sempre qualcosa, tanto che l’ho ringraziato comunque per la risposta.

Detto questo, dall’incontro mi è rimasto, da un lato, il piacere di aver conosciuto sicuramente una brava persona che ha moltissimi meriti e che dimostra con i fatti un grandissimo impegno istituzionale, dall’altro, la rinnovata certezza che la disintermediazione è un tema talmente “fastidioso” da meritare di essere praticamente censurato. Evviva, è così di moda oggi essere controcorrente che sono perfino contento… negli Stati Uniti i Consumatori e Istituzioni locali fanno causa alle OLTA (e le vincono) per recuperare risorse per sostenere gli investimenti territoriali, dai noi, invece, le stesse istituzioni ci rispondono di arrangiarci.

E stasera è l’ora della presentazione del candidato sindaco dell’opposizione, l’Avv. Orsoni, al quale tocca il difficile compito di garantire agli imprenditori legati al turismo che il suo corso sarà ben diverso da quello portato avanti dai suoi predecessori (vedi i progetti che ho sopracitato). E domani vi dirò com’è andata.


Fa’ la cosa giusta!: il successo del consumo critico

Pubblicato: 22 marzo 2010 | Autore: | Tags: , , Commenti: Nessun Commento »

E’ finita da pochi giorni “Fa’ la cosa giusta!”, la fiera del consumo critico che si e’ tenuta a Milano lo scorso weekend. Grande successo di pubblico: ben 65.000 visitatori, 15.000 in piu’ dello scorso anno. Si tratta di un target attento ad un consumo sostenibile e desideroso di scoprire nuovi stili di viaggio rispettosi della destinazione. E in un panorama in cui gli eventi fieristici vedono una generale diminuzione dei partecipanti, questa fiera si è dimostrata una delle poche ad essere in controtendenza, registrando una crescita sensibile… forse proprio per il tema della sostenibilità che tocca da vicino un numero sempre più grande di consumatori.

Nozio era presente con uno stand nella sezione Turismo Sostenibile con lo scopo di far conoscere i Valori del marchio e le strutture Affiliate ad un consumatore attento a tematiche comedisintermediazione e sostenibilita’ economica .

La fiera è stata l’occasione ideale per presentare al pubblico il Programma Nozio Traveller :  le tariffe riservate agli iscritti a Nozio.com hanno destato grande interesse sia per i valori che hanno ispirato l’iniziativa, sia per la convenienza economica che portano con se’.

Il feedback ricevuto dal pubblico e’ stato molto positivo: lo stile della vendita diretta (una sorta di filiera corta negli acquisti di servizi turistici) è apparso subito chiaro al viaggiatore, facendogli percepire la convenienza (economica e non solo) del prenotare direttamente nel Sito Ufficiale delle strutture ricettive.

Sempre nel contesto della fiera, e’ stato inoltre organizzato un evento in cui abbiamo potuto discutere della Carta dei Valori e di come gli intermediari si comportano con gli albergatori, questo grazie alla testimonianza di un nostro Affiliato, Dario Restagno, che ringrazio per la sua preziosa presenza.

Seguiranno altre iniziative simili, parte di un piu’ vasto progetto di promozione mirato a far conoscere al viaggiatore i vantaggi di prenotare direttamente sui Siti Ufficiali delle strutture Affiliate a Nozio.

Vi terremo aggiornati!


La mia esperienza di Disintermediazione

Pubblicato: 19 marzo 2010 | Autore: | Tags: , , , , , , , , Commenti: Nessun Commento »

Vorrei sottolineare il fatto che essere qui oggi a “Fa’ la cosa giusta” mi gratifica molto, anche se forse la mia presenza è immeritata poiché ritengo che ci siano albergatori con una maggiore esperienza alle spalle e con delle strutture più importanti della mia, tuttavia accolgo con piacere l’opportunità che mi è stata offerta per raccontare la mia esperienza, basata su fatti semplici, di quotidiana attività alberghiera.
Sono letteralmente nato in quella che era allora una pensione nel centro di Roma gestita dai miei genitori, che nel tempo e con non pochi sacrifici siamo riusciti a trasformare in un albergo che oggi, da viaggiatore, definirei molto accogliente. Ed è proprio l’accoglienza, essenza della nostra attività, l’aspetto che abbiamo curato maggiormente in oltre 20 anni di attività. Voglio precisare che oltre che come albergatore parlerò anche in veste di viaggiatore in quanto, devo confessarvelo, anche a me piace viaggiare.

Cosa significa per te la Carta dei Valori di Nozio?
…cosa significa la carta dei valori…: Voglio essere estremamente sincero, fino ad una dozzina di anni fa probabilmente l’avrei liquidata come una “cosa quasi da figlio dei fiori” turismo sostenibile vogliamoci bene etc…, qualche anno fa invece si è trasformata in una possibile via da seguire, oggi è parte integrante di quello che faccio quotidianamente nel lavoro, ma per molti aspetti anche nella vita devo dire. Condivido principalmente i valori di una propensione all’equità piuttosto che alla speculazione. Offrire un servizio autentico, conveniente e di qualità in ambito turistico, oltre che dare grandi soddisfazioni xsonali, ritengo che sia l’unico modo per coniugare esigenze di bilancio e per consentire alle persone di soddisfare il naturale bisogno di spostamento, di scambio culturale, senza far sentire il viaggiatore un numero tra tanti, ne tanto meno un agrume da spremere…..

Ci spieghi meglio in che modo i viaggiatori sono trattati come “agrumi da spremere”?
Per risponderti, occorre prima ribadire un concetto importante, ci sono intermediari che possiedono una esperienza specifica, concreta, maturata sul campo, che forniscono un vero servizio e quindi valore aggiunto al viaggiatore, pensiamo a viaggi su mete di particolare difficoltà organizzativa o di sicurezza, e questi sono dei veri e propri consulenti di viaggio. Esistono poi intermediari più vicini alla figura dello speculatore che non a quella del fornitore di servizi turistici, e mi riferisco a tutti quegli intermediari che non aggiungono nulla o quasi in termini di servizio all’esperienza di viaggio, ma si limitano a richiedere una percentuale sulle prenotazioni tramitate dai loro siti-elenca-hotel, camuffandosi a volte dietro strutture simili ad un social network, alimentando confusione e screditando i social network che fanno il loro lavoro seriamente. Questa tipologia di intermediario è spesso per l’albergatore un partner quasi obbligato, a dir poco scomodo ed a volte addirittura occulto.
Quello che sto per dire potrebbe apparire come una critica aspra nei confronti di una intera categoria, quindi tengo a precisare che non lo è per i motivi di cui sopra, intendo semplicemente tentare di chiarire ai presenti quello che succede dietro le quinte, nel back-office dell’albergo, spiegare l’impatto negativo che le provvigioni ingiustificate, palesi ed occulte, hanno sulle tariffe applicate alla clientela, e raccontare alcuni comportamenti distorsivi che la presenza massiccia di queste figure determina, a volte, tra gli albergatori.

Di quali “comportamenti distorsivi” parli?
E’ un discorso un po’ lungo cercherò di essere sintetico. Anzitutto i contratti, ogni albergo per essere presente nei siti di vendita di un intermediario deve sottoscrivere un contratto più o meno vincolante, le richieste principali sono: un numero minimo di camere da dare in allotment, una provvigione che di solito parte da un minimo del 20% variabile solo al rialzo, e la cosiddetta Parity Rate. Mi spiego: dare camere in allotment, significa che l’hotel deve destinare delle camere esclusivamente a quell’intermediario, se l’albergatore riceve richieste dirette anche x le camere in alltoment non può venderle xchè vincolato, e se quelle camere per le quali esistevano potenziali clienti non vengono utilizzate dall’intermediario, nessun compenso o rimborso o penale è previsto a favore dell’albergatore x rifonderlo del mancato incasso, una camera invenduta rimane invenduta x sempre, l’albergo non fa magazzino. Viceversa se l’albergatore non rispetta quanto stabilito dal contratto va incontro a penali e a ripercussioni piuttosto pesanti che arrivano fino all’oscuramento della struttura con relativa perdita di visibilità e di reputazione.
Le commissioni vengono stabilite di partenza in una percentuale che si aggira attorno al 20-25%, ci sono poi operatori che propongono di “giocare” (come in borsa) su questa percentuale. Ad esempio sul sito di questi intermediari è presente, a disposizione del solo albergatore nel cosiddetto extranet, un menù dove è possibile variare la percentuale riconosciuta all’intermediario, variando al rialzo tale percentuale ed effettuando subito dopo una nuova ricerca si noterà che l’albergo precedentemente situato in 4^ pagina miracolosamente si ritroverà posizionato in 2^ pagina o, se l’aumento di percentuale è considerevole, si può arrivare a concedere fino al 50%!!, addirittura in prima.
Questo vuol dire che all’aumentare delle commissioni proporzionalmente si sale in classifica e si ottiene maggiore visibilità e prenotazioni. L’albergatore o l’addetto alle tariffe, pur di essere in prima pagina, spesso è tentato ad aumentare le provvigioni, salvo rendersi conto poco dopo che non ci rientra coi costi perché gli incassi sono falcidiati e quindi è costretto ad aumentare la tariffa a tutto svantaggio del viaggiatore.
Oppure, sempre x farsi visibilità ed avere maggiori chance di vendita, troviamo alberghi che svendono le proprie camere ma sono così costretti a risparmiare sui costi, che significa tagliare i servizi e quindi offrire un’ accoglienza non all’altezza della categoria, e spesso neanche del prezzo pagato benché ridotto.
Il terzo vincolo molto forte di cui parlavo è la cosiddetta Parity Rate che ci viene imposta, pena risoluzione immediata del contratto. Per Parity Rate si intende che in nessun altro sito o canale può essere esposta una tariffa inferiore a quella pubblicata sul sito dell’intermediario. E così a prima vista potrebbe sembrare una decisione equa, Paritaria. In effetti però, a ben guardare, in assenza di tale vincolo l’albergatore potrebbe proporre sul proprio canale, a tutti quei viaggiatori che preferiscono affacciarsi direttamente al sito dell’hotel, una tariffa nettamente più bassa, pensiamo ad esempio se si dividesse il 25% dovuto all’intermediario tra viaggiatore e albergatore si otterrebbe un vantaggio per entrambi pari al 12,50%. Che non è poco di questi tempi.
Vorrei porre l’accento anche su quegli intermediari che credono corretto che i territori si vedano riconosciute le tasse sul valore della prenotazione al netto del loro mark-up e dall’altro chiedono al viaggiatore di pagarle al momento della prenotazione sull’intero valore lordo ovvero compreso del loro mark up .Pagano cosi le tasse basandosi sul prezzo da grossista ma poi le chiedono ai viaggiatori basandosi sul prezzo al dettaglio. Mi chiedo perché non viene indicato chiaramente che una parte dell’importo pagato dal viaggiatore andrà in commissioni, perchè non viene mai indicata in modo trasparente la percentuale esatta di commissioni che sta pagando il viaggiatore? Se questo fosse possibile ed ogni viaggiatore sapesse che almeno un 20% dell’importo che sta pagando va in commissioni, sicuramente sarebbe orientato a prenotare sul sito ufficiale dell’hotel. Quante volte ci capita di vedere scritto su questi siti frasi del tipo “ senza costi aggiuntivi”, “senza commissioni”, “ qui trovi la tariffa più bassa” ma per chi? E’ inutile girarci intorno le commissioni ci sono e le paghiamo noi….)
Il fine della disintermediazione e quello di riequilibrare il mercato, eliminando il più possibile i costi inutili

Le clausole vincolanti dei contratti di intermediazione quali effetti producono?
Gli effetti sono numerosi e negativi. Per quanto mi riguarda posso riassumere le 3 grosse tentazioni cui e sottoposto un albergatore, una aumentare le provvigioni x ottenere maggiore visibilità, due aumentare le tariffe x sostenere i maggiori costi di provvigioni, tre in controtendenza abbassare eccessivamente le tariffe con conseguenze di caduta della qualità del servizio, code in arrivo e in partenza, colazioni deludenti, pulizie sommarie. Non nascondo che soprattutto nel passato per tentare di compensare le pesanti provvigioni sono arrivato anche io ad aumentare le tariffe, poi però mi sono reso conto che la clientela era insoddisfatta e non mi sentivo per nulla a mio agio. L’incontro con Nozio nel 2004 mi ha suggerito una via nuova, cha valeva perlomeno la pena di provare ad essere percorsa.
Qual è la “via nuova” di cui ci parli?
Dopo i fatti del 2001 ci siamo resi conto che non potevamo restare ancorati totalmente ad un solo canale di vendita, nel 2004 quando incontrai Nozio, mi prospettarono la possibilità di sviluppare un canale diretto di vendita con il mio sito, questo senza nessun costo di intermediazione. Capii subito l’importanza e sposai in pieno il progetto. Era la prima volta che incontravo un partner commerciale specializzato sul web con cui condividere oltre un proposta di business anche dei valori etici e morali, forse anche perché all’epoca una tale proposta commerciale la offriva solo Nozio e nessun altro, per quanto di mia conoscenza.

Che risultati concreti ha portato la disintermediazione al tuo hotel?
Anzitutto un aumento significativo del flusso di prenotazioni disintermediate già nel breve termine, per citare solo qualche numero posso dire che fino al 2003 avevamo un flusso intermediato pari 90% e un 10% disintermediato che si basava esclusivamente sulla ns. clientela diretta. Oggi siamo ad un 50% di flusso intermediato e un 50% disintermediato. Ci ha permesso di migliorare la nostra gestione alberghiera, di migliorare le strategie, la tariffazione e migliorare la distribuzione del ns albergo. Ma la soddisfazione più grande è che tutti quei clienti sensibili a tematiche di sostenibilità apprezzano la ns politica, e alcuni tra quelli più “distratti” hanno avuto occasione di conoscere un fenomeno velato ai viaggiatori. Quotidianamente cerchiamo di trovare la tariffa più equa, che soddisfi le innegabili esigenze di bilancio ma che lasci il viaggiatore appagato. Vogliamo dare l’opportunità a tutti coloro che amano viaggiare di farlo senza costi aggiuntivi, Mi auguro che la ns. trasparenza sia ripagata sempre di più dai viaggiatori, spero che molti altri albergatori come me scelgano questa via.
Credo che il concetto di disintermediazione superata la fase inerziale, stia per iniziare a diffondersi in modo virale, questo è l’augurio.


Gli albergatori francesi si muovono per porre fine allo strapotere delle OLTA

Pubblicato: 17 marzo 2010 | Autore: | Tags: , , Commenti: Nessun Commento »

E’ un’iniziativa che parte dalla base, in un paese in cui il settore turistico è parte consistente del PIL nazionale: in Francia le associazioni di albergatori (catene spontanee e sindacati) si muovono per riequilibrare i contratti con le OLTA, spesso sbilanciati a favore di quest’ultime. La notizia che vi riporto è tratta da L’Echo Touristique del 10 marzo (in italiano si trova sul TTG sempre del 10 marzo).

“Il 9 marzo pomeriggio una quindicina di professionisti del settore (rappresentanti sindacati e catene alberghiere volontarie) si sono incontrati alla Camera di Commercio di Parigi per discutere sulle relazioni con le agenzie di viaggio online: spesso i rapporti con tali agenzie diventano dei veri e propri “diktat”, che vedono l’imposizione univoca di condizioni e di commissioni molto alte. Il presidente della Federazione Nazionale dell’Hotellerie Francese, Laurent le Duc, spiega che c’è la reale volontà dell’insieme delle catene alberghiere di lavorare per l’elaborazione di una sorta di codice deontologico al fine di avere delle regole condivise con le agenzie online. Secondo Duc la situazione non è più sostenibile: è necessario raggiungere un maggior equilibrio nella stesura dei contratti. Per metter fine allo strapotere delle agenzie online, i professionisti del settore non escludono un’azione shock: addirittura chiudere alla prenotazione tramite queste agenzie online gli hotel di una intera destinazione.”

Che dire!
E’ decisamente una bella notizia apprendere che dei professionisti del settore sentono l’esigenza di concordare delle regole deontologiche capaci di creare dei punti di comune accordo tra albergatori e OLTA! Come dire: “Ridiscutiamo il nostro rapporto, anche commerciale, partendo dal definire dei valori comuni”. E sarebbe ancor più bello apprendere che uno dei punti di partenza per la creazione di questo codice deontologico possa essere la Carta dei Valori di Nozio!

E a questo proposito invito il Ministro del Turismo (Vittoria Brambilla),  il Presidente dell’Enit (Matteo Marzotto) e il Presidente di Federalberghi (Bernabò Bocca) a prendere spunto dall’iniziativa francese: sarebbe un grande aiuto per tutti gli albergatori italiani e per le destinazioni turistiche di cui fanno parte.


Lettera aperta a Renato Brunetta Sindaco

Pubblicato: 16 marzo 2010 | Autore: | Tags: , , , Commenti: Nessun Commento »

Caro Ministro e, molto probabilmente, futuro Sindaco di Venezia,

le scrivo per farle conoscere una realtà imprenditoriale credo importante del suo territorio, fiducioso che lei la legga come un’opportunità per la città che desidera governare.  Sono Marco Baldan, ho 39 anni e sono il Direttore Generale e Co-Fondatore di Netplan srl, azienda che dal 1996 si è occupa dello sviluppo del turismo on-line per la nostra città. Da qualche anno è meglio conosciuta come Nozio, il nostro brand.

Nozio si è sempre occupata di turismo su internet, specificatamente per il settore alberghiero, applicando una strategia unica nel mercato: la disintermediazione. Eh sì, anche la filiera turistica, ad esempio come quella del cibo, ha radicati nel suo sistema distributivo un’infinità di intermediari, soprattutto su internet, che sottragono importanti risorse riducendo così il PIL delle nostre destinazioni che si vedranno penalizzate nella competitività del sistema internazionale.

Alla base del nostro lavoro c’è una tesi svoltasi all’Università Cà Foscari di Venezia dal nostro Presidente Massimo Trovò, mio coetaneo nonchè amico.

Siamo partiti in 4 e ora l’azienda ha un team di ca. 60 dipendenti, tutti assunti a tempo indeterminato con contratto CCNL. Non stiamo in piedi con finanziamenti pubblici nè con il sistema creditizio bancario, ma solo con gli investimenti dei nostri clienti che, evidentemente, vedono in Nozio una grande opportunità per la propria impresa.

In questi 15 anni di lavoro abbiamo fatto parecchie cose per la nostra città, prima fra tutte quella di aver supportato gli albergatori nello sfruttamento della rete con l’unico scopo di ridurre il peso strategico (ed economico) dei grandi intermediari internazionali.

Il risultato di tutto questo lavoro ora è sotto gli occhi di tutti, grazie al coinvolgimento nel nostro progetto di oltre 150 albergatori veneziani che diventano 550 grazie al fatto che il nostro modello si sia sviluppato poi in tutta Italia e da qualche anno in Europa. A questi 150 albergatori, grazie ad investimenti in marketing turistico applicato ad internet, abbiamo fatto risparmiare solo lo scorso anno oltre 10 milioni di euro in commissioni. Commissioni che, per testimonianza degli  stessi albergatori, vanno dal 20 al 50%. Questo risparmio ha aumentato la reddittività di queste imprese permettendo così all’amministrazione pubblica di raccogliere più risorse per il sostentamento della città.

Per spiegarle in concreto cosa facciamo, la “sfrutto” per fare una metafora che la riguarda: lei di mestiere fa il politico e deve la sua fortuna a quello che fa e a come riesce a comunicarlo. La comunicazione per il suo lavoro è importante come la vendita per un commerciante. Per cercare di “vendersi” meglio (quindi di comunicare meglio) lei ha deciso di non lasciare in mano la sua comunicazione ai “canali terzi”, ovvero ai grandi network dell’informazione, che, di fatto, intermediano sulla comunicazione ma ha deciso di sfruttare la rete con un suo Sito Ufficiale dove lei in prima persona comunica, quindi vende, il suo “prodotto” che non è altro che il suo programma per la città. Lei, quindi, sta sfruttando al meglio il più grande mezzo di comunicazione e vendita che l’uomo si sia inventato per essere il protagonista principale del suo stesso successo elettorale.

Ecco, è lo stesso obiettivo che Nozio cerca di far raggiungere ai suoi amici albergatori.

Storicamente, l’albergatore (lei, nella metafora) ha delegato le attività di marketing/comunicazione/vendita (la comunicazione per lei) del suo prodotto/servizio ai canali di intermediazione o ai centri di prenotazione (per lei, i grandi network dell’informazione) ma, grazie all’affiancamento di Nozio, è riuscito a sfruttare la rete per sviluppare il suo canale diretto e proprietario, il suo Sito Ufficiale. Nozio gli ha chiarito tutti i punti oscuri della rete, gli ha insegnato la cultura dell’impresa digitale, gli ha realizzato il Sito Ufficiale a ciascuno di loro: dai testi, alle fotografie, le grafiche, la promozione, il sistema di prenotazioni online, l’analisi dei risultati e del ritorno economico andando a valorizzare il risparmio che ha ottenuto se paragonato ai canali di intermediazione. Oggi possiamo certo dire che Venezia è la destinazione “maggiormente disintermediata” tra quelle più frequentate al mondo, grazie a Nozio e al gruppo i albergatori illuminati che hanno creduto nel suo modello di business.

Il modello Venezia lo abbiamo poi diffuso nel resto d’Italia e ci stiamo adoperando per diffonderlo in Europa. Non è un lavoro semplice, perchè si va contro tutto e tutti: non solo ci sono i concorrenti nostri (e per fortuna che ci sono perchè ci aiutano comunque a diffondere la strategia della Disintermediazione all’interno del sistema) ma c’è la forza del sistema d’intermediazione che arriva a distorcere la realtà del nostro lavoro (un pò come capita a voi politici con l’informazione), disorientando il consumatore fino a farci associare ad intermediari anche noi. E’ come dire che, anche l’architetto che costruisce l’hotel, debba essere considerato un intermediario solo perchè viene pagato dall’albergatore. Nozio è l’architetto che costruisce all’albergatore il suo hotel su Internet.

In questi anni abbiamo cercato più volte di coinvolgere l’amministrazione pubblica locale perchè partecipasse con noi nello sviluppo economicamente sostenibile della nostra città e, solo recentemente, siamo stati coinvolti nel Progetto VeniceConnected. Un coinvolgimento rimasto ancora supeficiale e che non si è concretizzato, almeno per la parte di visibilità e commercializzazione dei servizi alberghieri, in alcun aspetto. Abbiamo cercato di coinvolgere anche le associazioni di categoria, quella degli albergatori in primis, ma l’Associazione stessa si sostiene intermediando i suoi stessi associati con i suoi centri di prenotazione e applicando commissioni pressochè identiche a quelle dei grandi intermediari on-line.

E pensare che negli Stati Uniti sono partite da un paio d’anni delle grandi “class action”, già tutte vinte, che hanno colpito le grandi multinazionali dell’intermediazione on-line: alcune fatte direttamente dai consumatori (184 mln di dollari) altre fatte direttamente dai governi locali (es. San Francisco per 30 mln di dollari, Orlando e molte altre) funzionali a recuperare le imposte evidentemente eluse.

Potrebbe essere una buona opportunità anche per la tutela e lo sviluppo di Venezia, riuscire a consolidare questo modello sostenibile per la città tantopiù se lei ha l’obiettivo (leggo dal suo programma) di passare in un decennio dal declino alla crescita sostenibile fino ad arrivare alle possibili Olimpiadi.

View more presentations from Renato Brunetta.

Venezia è unica come lo può essere il suo modello di sostenibilità. Il modello Nozio funziona ed è economicamente sostenibile perchè distribuisce equamente il valore generato tra tutte le componenti del business (il viaggiatore, l’albergatore, il territorio e Nozio) privilegiando il rapporto diretto tra chi compra e chi vende. Sono fiducioso, quindi, che il suo prossimo arrivo alla guida della città possa essere la leva mancante per dare il giusto rilievo a quanto gli imprenditori veneziani e i viaggiatori sono riusciti a fare in questi anni.

Ecco alcuni link che le faranno conoscere meglio Nozio ed il suo lavoro:

Nozio: portale turistico con il motore di ricerca per i siti ufficiali degli hotel
VeniceHotel.com: la prima directory nata nel 96 per promuovere i siti ufficiali degli hotel a Venezia
Nozio / Business: l’azienda ed i suoi servizi agli hotel
Nozio / Carta dei Valori: la nostra Carta Etica
Programma Nozio Traveller: il nostro programma che offre vantaggi unici ai viaggiatori che prenotano dai siti ufficiali degli hotel

Spero che possa trovare un buco nella sua agenda per venire a conoscere Nozio e tutti i suoi ragazzi perchè, stia certo, c’è da esserne fieri!

Buon lavoro e in bocca al lupo!


Nozio “Fa’ la cosa giusta!”

Pubblicato: 17 febbraio 2010 | Autore: | Tags: , , , Commenti: 3 Commenti »
Fà la cosa giusta - Milano 2010

Fà la cosa giusta - Milano 2010

Nozio dal 12 al 14 marzo 2010 parteciperà alla fiera “Fa’ la cosa giusta!” che si terrà a Milano.
Si tratta della settima edizione della fiera del consumo critico: 500 espositori appartenenti a varie categorie merceologiche si racconteranno ad un visitatore attento alle diverse forme di economia sostenibile.

Tutti gli espositori sono realtà profit e no profit che si riconoscono nella definizione di “Economia Solidale”: un sistema di relazioni economiche e sociali che pone l’uomo al centro, cercando di coniugare sviluppo con equità, occupazione con solidarietà e risparmio con qualità.

Nozio sarà presente nella sezione “Turismo solidale”, dove racconterà i benefici di un turismo disintermediato: un nuovo stile di fare turismo attento alla sostenibilità economica e al rapporto diretto tra chi viaggia e chi accoglie, ovvero gli albergatori affiliati a Nozio.

Inoltre sabato 13 marzo dalle 14 alle 15 Nozio organizza un evento dedicato alla disintermediazione e alla sostenibilità economica, in cui si illustrerà anche il programma Nozio Traveller, novità del 2010.

Se vuoi maggiori informazioni riguardo l’evento di Nozio manda un’email all’indirizzo falacosagiusta@nozio.com!

Se vuoi ulteriori informazioni sulla fiera vai sul sito internet: www.falacosagiusta.org/milano/

Ti aspettiamo!


28 milioni di euro di costi inutili tagliati!

Pubblicato: 2 febbraio 2010 | Autore: | Tags: , , , Commenti: Nessun Commento »

Grazie alla disintermediazione il network degli hotel affiliati a Nozio è riuscito a generare nel 2009, anno di crisi economica, un giro d’affari stimabile attorno a 140.000.000 di euro in prenotazioni dirette generate dai siti ufficiali dei suoi affiliati, senza pagamento di commissioni.

Le notti vendute sono stimabili attorno ad un numero di 1.082.000, e il prezzo medio per notte risulta dunque essere attorno ai 130,00 euro.

Ma la cifra più interessante è il risparmio sull’intermediazione, stimabile attorno ai 28 milioni di euro calcolando una media di commissioni pagate del 20%.

Sono 28 milioni rimasti in tasca ai nostri albergatori. Sono risorse rimaste alla destinazione turistica che li ha generati.

Sono la concretizzazione della Carta dei Valori di Nozio: il risparmio da commissioni che diventa risorsa per gli albergatori e per il territorio.

Sono una grande soddisfazione, soprattutto perché generati in un anno difficile.